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Il lavoro continua anche in due

Ormai è quasi passata una settimana da quando siamo rimasti in due, francamente pensavo che le cose andassero molto peggio. La cosa che maggiormente mi ha sbalordito, è il maggior sostegno che tutti quanti i nostri turor ci stanno dando. Parliamoci chiaro, sanno perfettamente che, fare l’agricoltore, non è proprio il mio lavoro, siamo tutti concordi nel dire che io sono un perfetto estraneo; però vi posso assicurare che, vedendo i frutti che
stiamo raccogliendo, vedendo l’affiancamento maggiore che mi stanno dando; ebbene tutto questo mi spinge a lavorare sempre di più, e a cercar sempre di fare del mio meglio. E’ un pò come sfatare il detto che “tre” è il numero perfetto, ebbene in due stiamo forse dando ancora di più. E’ verissimo che il lavoro è tantissimo, è vero che, non c’è un giorno dove stai fermo, però ho la netta impressione che tutta questa fatica sia sopportabile. Tenete presente che siamo al 26 di luglio, in tutta la nostra penisola, è scesa una calura africana che ti piega le gambe, ma a me è come se mi ricaricasse le batterie. Vi confesso che poi alla sera quando mi metto nel letto, sono un dolore unico; appunto pechè non ho mai fatto così tanta attività fisica, però il giorno dopo mi sveglio nuovamente come un leone, pronto ad affrontere il giorno seguente. Vi sembrerà strano, ma è la prima volta in vita mia, che incomincio a non sopportare i giorni festivi, nel senso appunto che il sabato, e la domenica, non posso uscire; e rimanere dentro mi è diventato ormai una noia insopportabile. Strano ma vero, non vedo l’ora che venga il lunedì pe tornare a lavorare. Certo che se tutta questa voglia l’avessi avuta vent’anni fa, sicuramente non sarei qui adesso a scrivere queste righe, ma è inutile piangere sul latte versato, ora sono qui a cercare di dare nuovamente un senso alla mia vita.Ultimamente mi sto anche occupando di deguire e curare i nostri amici “cardoncelli”, funghi meravigliosi, sia dall’aspetto, chesoprattutto dal sapore. Ragazzi sono a dir poco fantastici, nel senso che ho già provato a mangiarli, e sono veramente una primizia. Proprio oggi abbiamo fatto un pranzo da re, nel senso che due dei nostri tutor, hanno deciso di usufruire di tutte le primizie del nostro orto, compresi anche i funghi. E’ venuto fuori un pranzo spettacolare, e ci ha rifocillato in toto di tutte gli sforzi compiuti in settimana. Peò ragazzi io ritengo che si debba prendere seriamente in cosiderazione il discorso funghi, nel senso che ci si deve decidere se veramente metterli in produzione, oppure andare avanti a livello “amatoriale”. Non è un lavoro complicatissimo, ci si deve perdere un pò di tempo, bisogna tutte le mattine avere cura di loro, ma i risultati sono abbastanza celeri, e soprattutto ti ripagano di tutto quanto. Ecco perchè ritengo che sia una cosa meravigliosa decidere seriamente sul futuro di questi nostri amici funghi. Loro ci stanno dando il loro contributo, noi non facciamo in modo di non volermo capire…..

Ciao alla prossima. I due impavidi moschettieri